Il suono ritrovato

Data pubblicazione: 7-apr-2015 17.46.36

Nel 1933 la Scuola di musica Pietro Baroncini acquistò un pianoforte Schiedmayer per l’attività didattica. Dopo la chiusura della scuola, nel 1955, lo strumento fu collocato in luoghi diversi della città: a Palazzo Tozzoni, nel Teatro comunale, nella Biblioteca comunale, nell’Auditorium della Cassa di Risparmio di Imola, nel salone delle Scuole Carducci. Fu utilizzato per le prime stagioni di concerti del Circolo della musica e per gli spettacoli della Fiera del Santerno fino a che, nel 1979, ritornò in un’aula della Scuola comunale di musica Vassura Baroncini riaperta in quell’anno. Con il trasferimento nella nuova sede, dopo un lungo periodo di inattività, il pianoforte è stato accuratamente restaurato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e ritorna a far parte della vita musicale della scuola e della città. Sabato 11 aprile 2015 Ore 16 Auditorium Saluti dell’Assessora alla Cultura Elisabetta Marchetti e introduzione del Coordinatore della scuola Fabrizio BuganiFlavio Liberalon e Francesco Frudua raccontano le fasi del lungo restauro che ha ridato voce al primo pianoforte della Scuola di musica Pietro Baroncini di Imola (1925-1955) Ore 16.45 Aula 21

Valentina Domenicali (soprano) e Francesco Frudua (pianoforte) eseguono brani del 1907, anno di costruzione del pianoforte

Gustav Holst Ushas, da Hymns from the Rig Veda Op. 24

Alban Berg Schilflied, da Sieben frühe Lieder (testo di Nikolaus Lenau)

Maurice Ravel Sur l'herbe (testo di Paul Verlaine)

Sergej Rachmaninov У моего окна [U mojego okna] (testo di Glafira Adol'fovna Galina)

Francesco Paolo Tosti L'alba separa la luce dall'ombra (testo di Gabriele D'Annunzio)

A seguire esibizione di allievi e docenti della scuola